PRESENTAZIONE DELLA INDAGINE GEORADAR EFFETTUATA SUL COLLE DI SAN DONATO AL PARASIO NEL GIUGNO 2015. Venerdi 11 marzo 2016 si è tenuta ( in coincidenza con l’apertura ufficiale del trentennale dell’associazione San Donato ) la serata di presentazione al pubblico dei risultati dell’indagine ispettiva con apparecchiature Georadar effettuata nel giugno 2015 sul colle di San Donato che ha messo in luce ritrovamenti che potrebbero rivestire un notevole interesse storico-archeologico ed essere determinanti per l’antica storia della città di Varazze. L’evento di notevole spessore culturale si è svolto nella sala consiliare del comune di Varazze alla presenza di un folto pubblico che ha seguito con molta attenzione le varie fasi del programma della serata. Ha aperto i lavori il sindaco avv. Alessandro Bozzano che nel portare il saluto dell’amministrazione ha pure messo in evidenza l’importanza dei ritrovamenti per il contesto storico e culturale della città e anche in considerazione che il sito interessato è di proprietà comunale e quindi della collettività varazzina. E’ seguita una esposizione storica delle vicende del colle di San Donato nel corso dei secoli e la proiezione dell’interessante documentario in DVD realizzato nel 2010 in occasione dell’anno donatiano ( 150° anniversario dalla traslazione delle reliquie del Santo nella chiesa del Parasio ), realizzato dall’associazione e dalla confraternita di San Donato per la regia di Paolo Cerruti. Ha preso quindi la parola il dott. Alessandro Gennai che ha diretto i lavori di ricerca sul colle il quale ha presentato la “ Relazione Geofisica inerente la ricerca di manufatti interrati all’intorno del sedime della chiesa di San Donato in località Parasio di Varazze “. I rilievi con apparecchiature Georadar sono stati effettuati in diverse zone all’esterno della chiesa attuale e la zona di maggior interesse è stata individuata a levante della chiesa. In base alle risultanze dei rilievi di campagna e delle indagini effettuate, si è potuto mettere in evidenza quanto segue: nella zona meridionale la presenza di una struttura sepolta sub-superficiale compatibile con la presenza d una struttura fondazionale della chiesa originaria avente l’asse principale secondo un decorso Est-Ovest; la struttura muraria descrive una sezione tendenzialmente ad arco ed ha come limiti circa 1 ed 8 metri; le riflessioni di forte intensità ( dal giallo al rosso ) delineano la presenza di strutture antropiche attribuibili alla presenza di probabili resti murari. ( La sezione ad arco potrebbe rappresentare l’abside della chiesa antica altomedioevale ). Nella zona superiore si rileva una anomalia compatibile con la presenza di una struttura sepolta posta ad una profondità di circa metri 1,5 rispetto al piano di calpestio. Secondo il dott. Gennai, il sito in esame può essere valorizzato dal punto di vista archeologico indirizzando in modo prioritario le ricerche sulle anomalie riscontrate nel piazzale a levante della chiesa di San Donato prevedendo comunque una fase di prescavi per confermare “ de visu “ quanto evidenziato nell’ambito delle indagini geofisiche effettuate. Da considerare che le ricerche svolte sempre con apparecchiature Georadar nell’anno 2005 in occasione del rifacimento totale del pavimento della chiesa e di altri lavori esterni, hanno portato alla luce i resti della precedente chiesa medioevale del secolo XII ( alcuni ritengono risalga al secolo X dopo le incursioni saracene ) posta al di sotto del pavimento della chiesa attuale e visibile mediante pannelli in vetro calpestabile. Come si può rilevare, questi rinvenimenti se ulteriormente confermati, potrebbero imprimere una svolta per la storia religiosa e civile altomedioevale della città di Varazze.
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